Università del Salento

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Storia del Dipartimento

Il Dipartimento di Beni Culturali dell’Ateneo leccese si è costituito nel 1994, sulla base di un progetto a cui hanno partecipato o aderito numerosi docenti e ricercatori del Corso di Laurea in Beni Culturali, da qualche anno attivato presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, provenienti in parte dal Dipartimento di Scienze dell’Antichità e in parte da quello di Studi Storici. Primo Direttore ne è stato il Prof. Luigi Rizzo, poi nel maggio 1997 eletto Preside dell’appena costituita Facoltà di Beni Culturali. A quest’ultima aderirono la maggior parte dei docenti e ricercatori afferenti al Dipartimento di Beni Culturali, del quale venne eletto Direttore, sempre nel maggio 1997, il Prof. Mario Lombardo, che esercitò tale mandato fino al novembre 2002.
Nel 1998, tuttavia, la crescita della nuova Facoltà, aveva portato alla costituzione di un nuovo Dipartimento, quello di Beni delle Arti e della Storia, con sede presso l’ex Convento degli Olivetani, al quale afferirono numerosi Docenti e Ricercatori, per lo più dei Settori di Storia dell’Arte, Storia medievale e moderna, Musicologia. Ne sono stati Direttori, tra il 1998 e il 2012, dapprima il Prof. Benedetto Vetere (per due mandati triennali) e poi il Prof. Lucio Galante (per due mandati quadriennali), mentre alla Direzione del Dipartimento di Beni Culturali, al Prof. Aldo Siciliano (Direttore dal 2002 al 2005 e poi dal 2005 al 2009), subentrava di nuovo il prof. Mario Lombardo dal dicembre 2009 al febbraio 2012.
È questa la data che vede la costituzione dell’attuale Dipartimento di Beni Culturali sulla base del nuovo Statuto adottato dall’Università del Salento in seguito all’entrata in vigore della Legge di riforma dell’Università 240/2010 (la cd. Legge Gelmini). Sotto la sua responsabilità sono stati posti i Settori Scientifico-Disciplinari compresi in L-ANT, e riguardanti gli ambiti della Storia e Archeologia del Mondo Antico, dall’archeologia preistorica e protostorica (L-ANT/01) a quella classica (L-ANT/07) e medievale (L-ANT/08), dalla storia greca (L-ANT/02) e romana (L-ANT/03) all’etruscologia (L-ANT/06), dalla numismatica (L-ANT/04) alla topografia (L-ANT/09) alle metodologie per la ricerca archeologica (L-ANT/10), nonché quelli compresi in L-ART, e cioè il vasto campo disciplinare della Storia dell’arte nelle sue diverse articolazioni cronologiche - medievale (L-ART/01), moderna (L-ART/02) e contemporanea (L-ART/03) - e tematiche: dalla museologia e critica artistica e del restauro (L-ART/04) alle Discipline dello Spettacolo (L-ART/05), da Cinema, Fotografia e televisione (L-ART/06) a Musicologia e Storia della Musica (L-ART/07) a Etnomusicologia (L-ART/08).
E tuttavia, in virtù della lunga esperienza di ricerca e didattica interdisciplinare che ha segnato la storia e la fisionomia della Facoltà di Beni Culturali del nostro Ateneo, al nuovo Dipartimento hanno afferito non solo docenti e ricercatori dei Settori suddetti, ma anche numerosi altri, incardinati nelle aree e nei settori più diversi, dall’orientalistica all’architettura e alla filologia, dal diritto alla biologia, dalla storia all’antropologia, dalla geografia alla geologia, e soprattutto dalla chimica alla fisica per i Beni Culturali, buona parte dei quali provenienti dai ’vecchi’ Dipartimenti di Beni Culturali e di Beni delle Arti e della Storia.